1. |
Carenze di noia
04:08
|
|
||
Sto affrontando le salite che portano a te
chilometri di fatiche quelle che si ricordano per molti decenni
E pensare che in certi posti ci sono solo le discese
e pensare che in certi posti io non ci passerò mai
Mi converrà stare di qua a compensare carenze di noia
mi converrà stare di qua a confessare su questa sedia la mia dipartita
Stringo i denti vado avanti
mi dicevi sempre che se chiudo gli occhi i dubbi uccidono e divorano l’anima
E pensare che certe risposte le ho indovinate
e pensare che altre riposte non verranno dette mai
Mi converrà stare di qua a compensare carenze di noia
mi converrà stare di qua a confessare su questa sedia la mia dipartita
Carenze di noia, carenze di noi
|
||||
2. |
Dono
03:47
|
|
||
Donami ancora quel po’ di te che mi è necessario a vivere
e lascia perdere tutto che ci pensiamo dopo
Riempirsi di gioia è la sola cosa per cui valga la pena [di vivere]
e non ci giurerei sul fatto che potrei riuscirci ancora
Se cerchi nella testa il motivo che non c’è
capirai che niente più è chiaro e controllabile
Donami ancora quel po’ di te che mi è necessario a vivere
e lascia perdere tutto che ci pensiamo dopo, dopo, dopo …
La mia preghiera di ogni sera vola da te
subito prima di addormentarti per dirti:
“Stringimi fino a farci esplodere”
|
||||
3. |
Soprattutto niente sotto
04:04
|
|
||
Trascurandomi mi rendo conto di come spesso giustifico
E rispetto a tutto il resto io non mi rispetto,
dimentico quello che devo dire
Ma come sempre c’è qualcosa di più importante
e soprattutto niente sotto di me
che mi spinge per vedere che spingermi oltre non si può
Da quanto tempo mi osservi e ti diverti
ordinare tutto in modo che tu possa aspettarmi
cercare soltanto saliva per lavarmi
Ma come sempre c’è qualcosa di più importante
e soprattutto niente sotto di me
che mi spinge per vedere che spingermi oltre non si può
|
||||
4. |
Vicini al traguardo
04:58
|
|
||
Ci si immagina da sé come potrebbe essere la fine
colorando calma e sussurrandoti le mie nuove paure
Quando basterebbe quello che fino a ieri si dava per ovvio
quando si sa che ci si può fermare perché si è vicini al traguardo
E i lamenti per le piccole cose io me li rimangio e li ingoio in silenzio
perché non ho mai capito un cazzo
Tutta l’intelligenza e la stima ora no non servono a niente
perché non si è mai pronti abbastanza, a sufficienza
perché non si è mai pronti abbastanza, a sufficienza
Quando basterebbe quello che fino a ieri si dava per ovvio
quando si sa che ci si può fermare perché si è vicini al traguardo
Vicini al traguardo io non volevo esserlo
perché non si è mai pronti abbastanza
perché non si è mai pronti a sufficienza
perché non si è mai pronti abbastanza, a sufficienza
|
||||
5. |
Attimi spenti
07:11
|
|
||
Lo credi anche tu, va bene così
sono solo attimi spenti
Che cosa potresti volere di più?
Un sole soltanto per me che splende di giorno e di notte
sempre pronto a sorridere
Quel pensiero che mi porta altrove senza farmi pensare
Lo credi anche tu, che non dovrei pretendere di più da noi
corpi fragili, bagliori deboli
che invochiamo quello in cui più non crediamo
Splende e spegne
Splende e spegne
Quel sole soltanto per me che splende di giorno e di notte
sempre pronto a sorridere
Quel pensiero che mi porta altrove senza farmi pensare
A un sole soltanto per me che splende di giorno e di notte
sempre pronto a sorridere
Quel pensiero che mi porta altrove senza farmi pensare
|
Tre Verticale Trento, Italy
Francesco Dal Corso vive a Trento e lavora come ricercatore universitario.
Dal 2002 scrive e suona le sue emozioni
come Tre Verticale.
Dopo un periodo di silenzio, negli ultimi mesi ha prodotto assieme a Mirko Albertini "Difficile perdere bene", un ep di 5 brani pensati tra il 2008 ad oggi.
... more
Streaming and Download help
If you like Tre Verticale, you may also like:
Bandcamp Daily your guide to the world of Bandcamp